FRANCESCO SOAVE, educatore della congregazione de padri somaschi, diffuse in Italia le teorie legate all'empirismo lockiano e al sensismo di Condillac, rivedendole però alla luce della fede cattolica. La sua opera più celebre sono le Novelle morali, uno dei primi testi di letteratura per l'infanzia.
Nel 1786 fu pubblicato l'Abbecedario, utilizzato nelle scuole elementari della Lombardia austriaco; il testo era anonimo, ma l'autore era Francesco Soave. Anche questo libro, come le Novelle Morali, conobbe edizioni ed era caratterizzato da un forte contenuto etico le massime morali erano seguite da proverbi, per facilitare la comprensione e la memorizzazione. Le favole erano tratte da Esopo. Il libretto raccomandava ai bambini ad aiutare gli altri, di essere modesti e onesti, di ragionare sulle conseguenze delle proprie azioni, di accontentarsi del proprio stato senza nutrire invidia, e ribadiva che la felicità era conseguenza della virtù.
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